Soli, saremo migliori.
Proprio e naturale della virtù è godere e gioire: adirarsi non è conforme alla sua dignità, non più che essere triste; eppure la tristezza è compagna dell'iracondia, e ogni forma d'ira si risolve in essa, sia dopo il pentimento sia dopo l'insuccesso.
Un bene che può essere dato, può anche essere tolto.
Se vuoi liberarti da ogni preoccupazione, pensa che avverrà senz'altro quello che temi e, qualunque sia quel male, misuralo con te stesso e poi valuta attentamente la tua paura: sicuramente ti renderai conto che il male temuto o non è grave o non durerà a lungo.
Certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta paura. Nessun male è grande se è l'ultimo.
Non è in nessun luogo chi è in ogni luogo.
È un errore confondere preghiera e solitudine, dire che la solitudine mi è necessaria per pregare.
Bisogna imparare a stare soli, solo così si può imparare a stare con gli altri, altrimenti ci stai perché ne hai bisogno. Bisogna fare a scuola un'ora di insegnamento alla solitudine, imparare a bastarsi.
Necessaria è una cosa sola: solitudine, grande solitudine interiore. Volgere lo sguardo dentro sé e per ore non incontrare nessuno; questo bisogna saper ottenere.
La cosa terrificante della tv è che la guardi da solo. E più la guardi più la solitudine aumenta. E la solitudine è il grande problema della contemporaneità.
Nessun uomo è un'isola, completo in sé stesso.
Vivo in quella solitudine che è penosa in gioventù, ma deliziosa negli anni della maturità.
Guai a chi è solo, perché se cade, non ha alcuno che lo soccorra.
A nessuno piace la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia: così evito un po' di delusioni.
Bisogna essere molto forti per amare la solitudine.
Il grande tormento della nostra esistenza viene dal fatto che siamo eternamente soli, e tutti i nostri sforzi, i nostri atti tendono solamente a sfuggire questa solitudine.