Io lo so che non sono solo anche quando sono solo; io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango.
Gli occhi non sanno vedere quello che il cuore vede. La mente non può sapere quello che il cuore sa. L'orecchio non può sentire quello che il cuore sente. Le mani non sanno dare quello che il cuore da.
La realtà a volte prende la rincorsa, e fa qualche passo indietro, l'ho sempre pensato e quella era la conferma.
Il destino è una grande figata, le cose vanno male per poi andare meglio ancora.
Siamo stati sulla luna a Mezzogiorno, andata, solo andata senza mai un ritorno. Abbiamo fatto piani per un nuovo mondo, ci siamo accarezzati fino nel profondo... Ma c'è ancora qualcosa che non so di te: al centro del tuo cuore che c'è?
A volte penso che nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.
L'amore della solitudine è segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno.
Più mi lasciano sola più splendo.
La notte rimuove l'abituale sensazione di una vita comunitaria; quando non brilla luce, né si ode più voce umana, chi ancora veglia prova un senso di solitudine, e si vede isolato e affidato a se stesso.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
C'è un modo colpevole di abitare la solitudine: credersi tranquillo perché la bestia feroce è resa inoffensiva da una spina nella zampa.
La solitudine no che non è un affare, ti fa credere di risparmiare e invece non è che uno sperpero, di stagioni inutili e anni andati via davanti al calendario... e la colpa è soltanto mia.
Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata.
La solitudine è una pace inaccettabile.
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