Quando le orbite dei nostri satelliti per caso si incrociano, le nostre facce si incontrano. E forse, chissà, anche le nostre anime vengono a contatto. Ma questo non dura che un attimo. Un istante dopo, ci ritroviamo ognuna nella propria assoluta solitudine.
— Haruki Murakami
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La nostra interpretazione
La frase di Haruki Murakami evoca una situazione metaforica in cui i satelliti, simili alle persone nella loro traiettoria isolata e predefinita nello spazio, si incrociano solo per un breve istante. Questo momento fugace è descritto come un incontro non soltanto fisico ma anche spirituale tra le anime dei due individui che casualmente incontrano il proprio cammino con quello dell'altro. Tuttavia, l'autore sottolinea la brevità di questo contatto e quindi del suo significato, poiché subito dopo gli incontri ci si ritorna nella propria solitudine assoluta. La citazione riflette così il tema della transitorietà dei legami umani in un contesto spesso isolante.
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