Quest'orrore della solitudine, questo bisogno di dimenticare il proprio io nella carne esteriore, l'uomo lo chiama nobilmente bisogno d'amare.
Il mondo gira solo per ignoranza.
Ci sono tanti tipi di bellezza quanti sono i modi abituali di cercare la felicità.
La donna è il contrario del Dandy. Dunque deve fare orrore. La donna ha fame, e vuole mangiare; sete, e vuole bere. È in fregola, e vuole essere fottuta. Che bel merito! La donna è naturale, ossia abominevole. Così essa è sempre volgare, vale a dire il contrario del Dandy.
La voluttà unica e suprema dell'amore sta nella certezza di fare il male. E l'uomo e la donna sanno fin dalla nascita che nel male si trova ogni voluttà.
Lo studio della bellezza è un duello in cui l'artista urla di spavento prima di esser vinto.
La solitudine tira molti scherzi. Ci spreme, si spreme che noi ci troviamo nel tempo fino al primo giorno della nostra conoscenza. E altro non vogliamo, per raccontarci.
Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata.
Qualunque cosa tentiamo, qualunque cosa facciamo, qualunque sia lo slancio del nostro cuore, l'appello delle nostre labbra e la stretta delle nostre braccia, siamo sempre soli.
Bisogna essere molto forti per amare la solitudine.
La solitudine mio Dio non consiste nel fatto che siamo soli, ma che tu sei presente. Infatti di fronte a te tutto muore o si trasforma in te.
La massima sventura è la solitudine; tant'è vero che il supremo conforto la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
È un errore confondere preghiera e solitudine, dire che la solitudine mi è necessaria per pregare.
Sono un vecchio pezzo di carne maciullata. E sono solo. E me lo merito di essere solo.
Nel dispregio della solitudine, ma forse nella fatica della solitudine si scorge l'agonia del frammento.
L'amore della solitudine è segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
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