Se decideste di spegnere la televisione e iniziaste a sfogliare dei saggi, vi accorgereste che l'unico grande tema del XX secolo è stata la solitudine e l'alienazione.
L'essere clown è solo un espediente per avvicinare gli altri, perché sono convinto che se non cambiamo l'attuale potere del denaro e della prevaricazione sugli altri, non ci sono speranze di sopravvivenza per la nostra specie.
Il vero nemico non è la morte, vogliamo combattere le malattie? Combattiamo la più terribile di tutte: l'indifferenza.
Siamo qui per aiutare i pazienti a vivere la più alta qualità di vita e, quando non è più possibile, per facilitare la più grande qualità di morte.
Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell'ossigeno; tutto il resto è vivere.
La salute si basa sulla felicità: dall'abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l'estasi nella natura delle arti.
Come si troverebbero bene certe persone se si staccassero da sé stesse! E invece si opprimono, si affliggono, si guastano, si spaventano, tutto da soli.
La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo.
Nessuno può entrare nella solitudine di un altro.
Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia.
Quest'orrore della solitudine, questo bisogno di dimenticare il proprio io nella carne esteriore, l'uomo lo chiama nobilmente bisogno d'amare.
Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse restare solo. No, non lo è. Ho scoperto invece che la cosa peggiore nella vita è quella di finire con persone che ti fanno sentire veramente solo.
Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli.
Solitudine: dolce assenza di sguardi.
Nessun uomo è un'isola, completo in sé stesso.
Login in corso...