Nessuna vita è sprecata. L'unico tempo che sprechiamo è quello che trascorriamo a pensare di essere soli.
La morte mette fine alla vita, non ad una relazione.
La giustizia non governa la vita e la morte. Altrimenti nessuna persona buona morirebbe giovane.
A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Sentirsi soli è come stare faccia a faccia con la morte.
Gli uomini completamente privi di genio sono incapaci di sopportare la solitudine.
La solitudine è una condizione drammatica dei giovani, accentuata dall'inesperienza. Chi è giovane vive la solitudine come scacco e ne ha terrore. Per questo gli adolescenti cercano il branco, per superare la paura.
Più mi lasciano sola più splendo.
All'uomo di grandi doti intellettuali la solitudine offre due vantaggi: anzitutto quello di stare con se stesso, e, in secondo luogo, quello di non stare con altri.
La solitudine ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.
Poco per volta comincio a vedere chiaro sul più universale difetto del nostro genere di formazione e di educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna a sopportare la solitudine.
Come si troverebbero bene certe persone se si staccassero da sé stesse! E invece si opprimono, si affliggono, si guastano, si spaventano, tutto da soli.
La solitudine non è mica una follia è indispensabile per star bene in compagnia.
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