La solitudine è fonte di felicità e di tranquillità dell'animo.
Tanto più sei amato, quanta meno affidabilità riponi nell'animo altrui.
Gli uomini sono per lo più così soggettivi che in fondo nulla ha interesse per loro se non unicamente loro stessi.
Non c'è denaro impiegato più vantaggiosamente di quello che ci siamo lasciati togliere per via d'imbrogli: con esso infatti abbiamo immediata saggezza.
La tolleranza generale riguardo al chiasso inutile, ad esempio riguardo allo sbattere le porte, abitudine oltre modo maleducata e volgare, addirittura un sintomo dell'ottusità generale e della povertà di idee.
Date l'impudenza e la stupida arroganza della maggior parte degli uomini, chiunque possiede dei meriti farà bene a metterli in mostra se non vorrà lasciare che cadano in un completo oblio.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
Nessuno si rende conto di vivere l'istante piú felice della propria vita nell'attimo in cui lo sta vivendo.
Tutto quel che sapete far bene contribuisce alla vostra felicità.
La felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
La felicità fondamentale dipende più di qualunque altra cosa da ciò che si può chiamare un cordiale interesse per le persone e le cose.
É prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
Non abbiamo il tempo di essere noi stessi. Abbiamo solo il tempo di essere felici.
Felici veramente sono coloro a chi una medesima occasione torna piú che una volta perché la prima lo può perdere o male usare uno ancora che sia prudente; ma chi non lo sa cognoscere o usare la seconda volta è imprudentissimo.
Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.
Se temete la solitudine non sposatevi.
Perché in generale si sfugge la solitudine? Perché pochi si trovano in buona compagnia seco.
La solitudine tira molti scherzi. Ci spreme, si spreme che noi ci troviamo nel tempo fino al primo giorno della nostra conoscenza. E altro non vogliamo, per raccontarci.
Nella solitudine il solitario divora sé stesso, nella moltitudine lo divorano i molti. Ora scegli.
Nella solitudine il miserabile sente tutta quanta la sua miseria e il grande spirito tutta la sua grandezza, ciascuno in breve sente di essere ciò che è.
Forse le mie giornate grigie e vuote e le mie notti lunghe e senza sogni si incontreranno con le tue e si uniranno in un abbraccio senza fine.
I solitari leggono molto, ma parlano poco e poco sentono dire: la vita per loro è misteriosa. Sono mistici e spesso vedono il diavolo dove non è.
Il grande tormento della nostra esistenza viene dal fatto che siamo eternamente soli, e tutti i nostri sforzi, i nostri atti tendono solamente a sfuggire questa solitudine.
Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia.
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