La storia è la continuazione della zoologia.— Arthur Schopenhauer
La storia è la continuazione della zoologia.
Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita.
Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo.
Un uomo che ama senza speranza la sua bella crudele può paragonarla epigrammaticamente allo specchio concavo, poiché quest'ultimo, come la donna amata, brilla, incendia e consuma, rimanendo esso stesso freddo.
Che l'aritmetica sia la base di ogni attività mentale è provato dal fatto che sia l'unica cosa che una macchina possa ottenere.
La vista di qualità preminenti di solito provoca la rabbia di chi non vale niente.
L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
I leoni di Traù sono stati distrutti; ma ecco che, distrutti, sono, come non mai, divenuti simbolo vivo e testimonianza certa. Solo uomini arretrati ed incolti possono illudersi che, demolendo le pietre, si cancelli la storia.
I popoli felici non hanno storia. La storia è la scienza dell'infelicità degli uomini.
A differenza della natura, la storia è piena di eventi.
Ci sono bellissime storie d'amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.
Se da bambino mi fossi scritto una storia, la storia più bella che mi potessi immaginare, l'avrei scritta come effettivamente mi sta accadendo.
È incontestabile che chi crede nella verità può dubitare, anzi: dubitarne. Chi crede che le cose umane siano inafferrabili, non dubita affatto, ma sospende necessariamente ogni giudizio. È questa, nella storia della filosofia, l'epoché di Pirrone e del pirronismo.
Il nostro unico dovere nei confronti della storia è di riscriverla.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzio dell'antichità.
La differenza fra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.