La morte mette fine alla vita, non ad una relazione.
La giustizia non governa la vita e la morte. Altrimenti nessuna persona buona morirebbe giovane.
Nessuna vita è sprecata. L'unico tempo che sprechiamo è quello che trascorriamo a pensare di essere soli.
Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte.
La morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza.
La morte è più potente dell'amore. È una sfida gettata all'esistenza.
L'uomo morendo salda tutti i debiti.
La morte ci colga vivi.
La morte non tace su nulla.
I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell'anima e l'unica epopea è l'ascesa trionfante dell'uomo verso la divinità.
Non ci si può mai preparare abbastanza alla morte. Altre azioni possono essere ripetute, si possono ritentare se non riescono la prima volta. Non è così con la morte: essa avviene una volta sola e non c'è alcuna possibilità di ripeterla perché riesca meglio.
Da ogni cosa ci si può mettere al sicuro, ma per la morte abitiamo tutti una città senza mura.
Che c'è di tanto ridicolo quanto cercare la morte, se proprio per paura della morte ti sei reso la vita impossibile?