L'aforisma di Aldo Busi esplora la complessità dell'esperienza umana della solitudine, distingue tra due forme diverse: quella che si manifesta quando ci si trova fisicamente isolati e l'altra più profonda e disperata che emerge anche all'interno delle relazioni. La prima forma di solitudine è associabile a una condizione temporanea o circoscritta, in cui la speranza può ancora giocare un ruolo positivo nella vita dell'individuo. Tuttavia, quando l’isolamento si manifesta anche all'interno delle relazioni stesse – ovvero nell'apparenza di compagnia e affetto ma con una mancanza reale di connessione emotiva o intima - la situazione risulta più complessa e difficile da superare. Questo aforisma invita il lettore ad esplorare le sfumature della solitudine, mettendo in luce come sia cruciale non solo trovare compagnia fisica ma anche connessione emotiva vera per combatterla.