La morte non è che per i mediocri.
Una cieca e inflessibile mancanza di disciplina in ogni tempo costituisce la vera forza di tutti gli uomini liberi.
Il coraggio è uno stato di calma e di tranquillità in presenza di un pericolo, stato rigorosamente simile a quello in cui si è quando non c'è pericolo.
Non si deve permettere agli uomini liberi di prendersi troppe libertà.
Dio è la via più breve da zero all'infinito, in un senso o nell'altro.
I morti non soffrono di essere morti e i vivi non soffrono se non perché vivono.
Sin dal giorno della mia nascita, la mia morte ha iniziato il suo cammino. Sta camminando verso di me, senza fretta.
La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali.
Il temere la morte altro non è che parere sapienti senza esserlo, cioè a dire credere di sapere ciò che si ignora; poiché nessuno sa se la morte, che l'uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali, non sia invece per essere il più gran bene.
Per uno che viene sepolto vivo ce ne sono cento altri che penzolano sulla terra, pur essendo morti.
È cosa egregia imparare a morire.
Le statistiche indicano la percentuale di nati morti. Trascurano la percentuale di morti vivi.
Certamente si deve morire, ma la morte viene associata a una "vecchiaia" vissuta come un evento molto lontano che non ci riguarda da vicino.
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
Meglio essere vigliacchi per un minuto che morti per il resto della vita!
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