La morte è un destino migliore e più mite della tirannia.
Il futuro lo conoscerete quando sarà arrivato; prima di allora, dimenticatelo.
Il bronzo è lo specchio del volto, il vino quello della mente.
È una cosa profittevole, se uno è saggio, sembrare folle.
Umane sventure certo possono agli umani toccare; e molte sventure ai mortali vengon dal mare e molte poi dalla terra, se il tempo di vita in là si prolunghi.
Ricchezza non giova ai morti.
Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora.
Posso morire quando voglio: questo è il mio elisir di vita.
La morte! quel tipo vero dell'uguaglianza che distrugge inesorabilmente ogni superiorità mondana e confonde in un ammasso di putredine gli avanzi dell'imperante e del mendico! la morte deve stupire di tanta differenza fra i funerali del povero e quelli del ricco!
La morte ci colga vivi.
Se la morte è il fine necessario della vita, tutta la saggezza consiste nell'affrettarne il conseguimento.
La morte non è un evento estremo e conclusivo, è un elemento della vita con il quale noi tutti coabitiamo.
Giù, giù, in fondo al cuore, non crediamo alla nostra estinzione; in qualche modo ci aspettiamo di essere presenti, a osservare quello che succederà ai posteri.
Il cimitero è pieno di grandi uomini di cui il mondo non poteva farne a meno.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
Bisogna morire molte volte per imparare a vivere.