Dopo la morte attendono gli uomini cose che non sperano e neppure immaginano.— Eraclito
Dopo la morte attendono gli uomini cose che non sperano e neppure immaginano.
Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.
Il sole è nuovo ogni giorno.
Se non ti aspetti l'imprevisto, non lo incontrerai.
Se la felicità fosse nei piaceri del corpo, diremmo felici i buoi, quando trovano veccie da mangiare.
Il carattere dell'uomo è il suo demone.
Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee!
Se mi converto è perché è meglio che muoia un credente che un ateo.
Morire è la condizione stessa dell'esistenza. In ciò mi rifaccio a tutti coloro che hanno detto che è la morte a dar senso alla vita proprio sottraendole tale senso. Essa è il non-senso che dà un senso negando questo senso.
Vai e prova a confutare la morte: la morte confuterà te, ed è tutto!
Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire è l'ultima speranza.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
Perché la morte è un infinito atto d'amore.
E' assai difficile, se non impossibile, trovare un morto con la faccia da stupido. Fra le conseguenze di ogni trapasso, questa la principale.
La statistica ci segnala che possiamo contare in tutto su un venticinquemila giorni; qualche migliaio in più per qualcuno. Ma dopo non ce ne saranno altri. Per nessuno. Sì: anche per me che scrivo, anche per te che leggi sarà subito sera.
Pochi uomini desiderano veramente di morire; ma infiniti vorrebbero non esser mai nati.