L'eccesso di dolore per la morte è follia; perché è una ferita ai viventi, e i morti non la conoscono.
Dalla terra tutto deriva e nella terra tutto finisce.
Uno solo è dio, sommo tra gli dèi e gli uomini, né per figura simile ai mortali, né per pensiero.
Non è vero che fin dal principio gli dèi hanno svelato tutto ai mortali, ma gli uomini stessi, cercando, col tempo trovano ciò che è meglio.
Occorre un saggio per riconoscere un saggio.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
La vita è somma. Gioventù + maturità + vecchiaia = m 2,50 di lunghezza x 1,50 di profondità.
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.
La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po' lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt'intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
Muore giovane chi è caro agli dei.
Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
Rubinetti che gocciolano, scoregge di passione, pneumatici bucati sono tutte cose più tristi della morte.
Se non ci fosse la morte, noi moriremmo eternamente.
Nella morte vi sono molti più incontri che separazioni.
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