Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.— Ian Fleming
Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.
Nella maggior parte dei matrimoni le persone non si uniscono. Si sottraggono l'una all'altra.
Nell'amara radice del cuore, sento il vento d'autunno.
Alle sei, puntualmente, il sole tramontò dietro le Blue Mountains in un'ultima fiammata d'oro, un manto d'ombra viola si stese su Richmond Road, mentre grilli e raganelle, negli eleganti giardini, cominciavano a frinire e gracidare.
La differenza fra un buon colpo e un cattivo colpo è la stessa che passa fra una bella donna e una donna comune: è una questione di millimetri.
Morte. La più implacabile delle malattie ereditarie.
La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»?
Le statistiche indicano la percentuale di nati morti. Trascurano la percentuale di morti vivi.
Notare nei cimiteri il grande rispetto della morte da parte di gente che non ha rispetto per la vita.
La morte non è la perdita più grande nella vita. La perdita più grande è quello che muore dentro di noi mentre viviamo.
Se la fama giunge solo dopo la morte, che aspetti.
Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, amore, disillusione, destino, morte.
Meglio essere vigliacchi per un minuto che morti per il resto della vita!
Vorrei andare a Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio e sento la sua pace.
Il ramo, quando una mano si approssima per staccarne un fiore freme e sembra nel medesimo tempo voler sfuggire a volersi offrire. Il corpo umano ha un simile fremito quando arriva l'istante in cui le dita misteriose della morte vogliono cogliere l'anima.