La morte distrugge un uomo: l'idea della morte lo salva.
Le persone altruiste danno via il denaro perché sono troppo stupide o troppo pigre per spenderlo bene per se stesse.
Noi non ci occupiamo dei poverissimi. Questi sono inimmaginabili e li possono avvicinare solo gli esperti di statistica o i poeti. La nostra storia tratta della gente di buona famiglia, o di coloro che sono obbligati a far finta di esserlo.
L'Italia può essere piena di bellissimi quadri e di chiese, ma non possiamo giudicare un paese che dai suoi uomini.
È geralmente riconosciuto che la Quinta Sinfonia di Beethoven è il rumore più sublime che abbia mai penetrato l'orecchio dell'uomo. Soddisfa gente di tutti i tipi e di tutte le condizioni.
Quando pensiamo al defunto come insieme traditore e assurdo, siamo andati molto avanti verso la riconciliazione con noi stessi per la sua dipartita.
Giù, giù, in fondo al cuore, non crediamo alla nostra estinzione; in qualche modo ci aspettiamo di essere presenti, a osservare quello che succederà ai posteri.
L'uomo morendo salda tutti i debiti.
La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno.
In questo mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e le tasse.
Quando morirai andrai in cielo ma io non sono d'accordo; forse il cielo è un posto bellissimo ma io vivo qui e la realtà è quella che ho davanti agli occhi.
La morte è una faccenda molto triste, molto noiosa, e il mio personale consiglio per voi è di non averci niente a che fare.
"So che morirò, ma non ci credo". Dice Jacques Madaule. Lo so ma non ne sono intimamente persuaso. Se ne fossi persuaso completamente certo non potrei più vivere.
La morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle.
In ogni addio c'è un'immagine della morte.
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.