Finché c'è morte c'è speranza.— Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Finché c'è morte c'è speranza.
Esisteva la gente per la quale obbedire, imitare e soprattutto non far pena a chi stimano di levatura sociale superiore alla loro, è legge suprema di vita: lo snob infatti, è il contrario dell'invidioso.
Gente per la quale obbedire, imitare e soprattutto non far pena a chi stimano di levatura sociale superiore alla loro, è legge suprema di vita: lo snob infatti, è il contrario dell'invidioso.
Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi.
La facoltà di ingannare se stesso, questo requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri.
Ogni volta che l'ho fatto , dall'esperienza della morte è stato rimossa buona parte della paura. Spesso, rendere familiare un'esperienza di vita, riduce l'ansia che essa genera.
Dove non è spirito che svegli la vita in qualsivoglia cosa, è morte.
Bisogna salvarsi per poter morire, perché la morte non sopraggiunga senza coscienza, ma chiara, precisa, limpida.
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?
La morte distrugge un uomo: l'idea della morte lo salva.
Si muore talmente meglio quando si crede a qualcosa. Si muore talmente di meno.
La morte non è l'opposto della vita, ma una sua parte integrante.
Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito...
Vorrei andare a Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio e sento la sua pace.