La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
Quanto guadagna in tranquillità chi non si preoccupa di cosa il vicino dice, fa o pensa, ma solo di ciò che egli stesso fa.
A nessuno accade nulla che egli non sia formato da natura a sopportare.
Bisogna trascorrere questo breve istante del tempo secondo natura e poi partirsene tranquilli.
Ricevi il benessere e la prosperità senza arroganza; e sii pronto a lasciarle andare.
È ridicolo non cercare di evitare la propria malvagità, cosa che è possibile, mentre si cerca poi di evitare quella degli altri, cosa che è impossibile.
Ogni anno oltrepassiamo senza saperlo il giorno della nostra morte.
Non ho mai capito chi dice la morte è normale, la morte è logica, tutto finisce quindi anch'io finirò. Io ho sempre pensato che la morte è ingiusta, la morte è illogica, e non dovremmo morire dal momento che si nasce.
Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio.
Ci sono diecimila e più porte attraverso cui l'uomo può uscire di scena.
Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
La morte vera è la separazione da Dio e questa è intollerabile; la morte vera è la non fede, la non speranza, il non amore.
Ci sono stelle morte che brillano ancora perché la loro luce è intrappolata nel tempo.
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
La morte non è mai banale: è solennità, è mistero.