Si dice che muore giovane chi è tanto giovane e saggio.
La fama è come un flauto ove soffiamo sospetti, gelosie, congetture, e di uso così facile e semplice che la moltitudine, quello stupido mostro dalle innumerevoli teste, sempre discorde e ondeggiante, può facilmente suonarlo.
La fortuna guida dentro il porto anche navi senza pilota.
Questa è la mostruosità dell'amore, signora, che infinito è il volere ma limitata è la sua attuazione.
Ogni colpa sembra mostruosa finché non arriva un'altra colpa che le sia compagna.
I commedianti non son capaci di tener segreti; dicono tutto.
Morrai non perché sei malato, ma perché vivi.
La più gran soddisfazione che si possa dare al prossimo e che poi senza nessun dubbio ci procura le maggiori lodi, è quella di morire.
Il sogno è un fenomeno misterioso, è l'unica via che ha l'uomo di incontrare le persone scomparse, parlare con loro, provare forti emozioni, fino a piangere con loro.
La vita è piacevole, la morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.
La morte è l'assentarsi dell'eterno.
Ogniqualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell'uomo.
La morte non è mai banale: è solennità, è mistero.
La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.
Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire è l'ultima speranza.
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.