Per metà degli uomini la morte arriva prima di diventare creature razionali.— David Hume
Per metà degli uomini la morte arriva prima di diventare creature razionali.
La mente è una specie di teatro, dove le diverse percezioni fanno la loro apparizione, passano e ripassano, scivolano e si mescolano con un'infinita varietà di atteggiamenti e di situazioni.
La bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla.
Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento.
Non c'è questione di qualche importanza, la cui soluzione non sia compresa nella scienza dell'uomo, e non c'è nessuna che possa venire risolta con certezza se prima non la padroneggiamo.
La verità nasce dal disaccordo tra amici.
Nessuno è così favorito da non avere accanto a se, al momento della morte, qualcuno che gioisca del triste evento.
La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali.
L'uomo è un pacco postale che la levatrice spedisce al becchino.
La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile.
Poi c'hai del sangue mio sete si ardente, E perchi'io mora, o Morte acerba e ria, Sei mossa per ferir la donna mia, Col velenoso stral fiero e pungente.
La morte non è mai banale: è solennità, è mistero.
Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione.
Non puoi sapere dove ti attenda la morte: perciò aspettala dovunque.
Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.
La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà.