La morte non tace su nulla.
Gli uomini più tremendi: quelli che sanno tutto e ci credono.
Dio è il più grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l'avrà espiato, non ne troverà mai uno più grande.
La struttura primordiale del potere, il suo cuore e il suo nucleo, si è spinta all'assurdo e giace in frantumi. Il potere è più grande ma anche più fuggevole che mai. Tutti sopravviveranno o nessuno.
Successo, veleno per i topi che si usa per l'uomo, pochissimi ne scampano.
La prima e più saliente contrapposizione è tra uomini e donne; la seconda, fra i vivi e i morti; la terza, fra amici e nemici.
Certamente si deve morire, ma la morte viene associata a una "vecchiaia" vissuta come un evento molto lontano che non ci riguarda da vicino.
Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire è l'ultima speranza.
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti...
La morte non è così tragica. Tra cent'anni, ciascuno di noi non ci penserà più.
Con vent'anni nel core Pare un sogno la morte, eppur si muore.
Vorrei essere solo con la morte. È una partita a due che voglio giocare fino in fondo anche se so che è sempre lei a vincere.
La morte è senza mistero, come la vita. È una necessità: poiché è necessario vivere.
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
Non vi sarà pace durevole né nel cuore degli individui né nei costumi della società sin quando la morte non verrà posta fuori legge.