"Dopo che è morta, l'ho amata". È la storia di ogni vita, e di ogni morte.— Gore Vidal
"Dopo che è morta, l'ho amata". È la storia di ogni vita, e di ogni morte.
Se molti uomini e donne fossero forzati a fare affidamento sul fascino fisico per attrarre gli amanti, le loro vite sessuali sarebbero non solo misere ma, in un paese come l'America col culto della giovinezza, anche dolorosamente brevi.
La vita sarebbe stata senz'altro migliore in un mondo dove il sesso venisse considerato come qualcosa di naturale e non spaventoso, e gli uomini potessero amare gli uomini naturalmente, secondo la loro inclinazione, proprio con la stessa naturalezza con cui amano le donne.
Nel burocrate c'è qualcosa che non ama una poesia.
Non basta avere successo, bisogna che i nostri conoscenti falliscano.
Ogni qual volta che un amico ha successo una piccola parte di me muore.
La statistica ci segnala che possiamo contare in tutto su un venticinquemila giorni; qualche migliaio in più per qualcuno. Ma dopo non ce ne saranno altri. Per nessuno. Sì: anche per me che scrivo, anche per te che leggi sarà subito sera.
La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.
La morte non deve essere temuta da coloro che vivono con saggezza.
Sostienmi, O mio coraggio. Ecco l'orrendo Volto di morte! Arricciasi ogni pelo, E l'alma al cor precipita fremendo.
La morte non è la più grande perdita nella vita. La più grande perdita è ciò che muore dentro di noi mentre stiamo vivendo.
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
La morte è una battaglia sempre perduta.
E così morire è bere dal fiume del silenzio, è scalare la cima del monte, significa stare nudi nel vento e sciogliersi al sole.
Chi teme la morte è già morto.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?