Isaac Asimov, con la sua profonda saggezza e visione della natura umana, ci invita a riflettere sulle sfumature complesse dell'esistenza. La frase suggerisce che mentre gli estremi come il piacere di vivere o l'assolutismo del passaggio alla morte sono stati esaurientemente considerati e spesso celebrati, è la transizione tra questi due stadi della vita a rappresentare un terreno minato emotivamente. Questo 'mezzo cammin', come Dante avrebbe potuto dire per altri motivi, richiede attenzione ed equilibrio poiché coinvolge il declino fisico e mentale, la perdita di amati e le inevitabili delusioni della vita che portano alla maturità. Asimov ci invita quindi a non sottovalutare l'importanza di affrontare questi cambiamenti con saggezza e preparazione.