Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.— Lalla Romano
Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.
Nel silenzio si cerca di capire.
Nelle persone ogni qualità ha il contrappeso di qualche difetto.
Non ho ancora del tutto risolto la questione... Attualmente per me la fede si identifica con la speranza.
La sapienza è qualcosa di superiore alla filosofia, non so se in senso religioso, ma essa è per me il massimo che possa esserci nell'uomo.
Silenzio come pienezza, non povertà. Dal silenzio nasce sia l'attesa che l'appagamento.
L'interesse per la malattia e la morte è sempre e soltanto un'altra espressione dell'interesse per la vita.
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.
Il richiamo della morte è anche un richiamo d'amore. La morte è dolce se le facciamo buon viso, se la accettiamo come una delle grandi, eterne forme dell'amore e della trasformazione.
Un bel morir tutta la vita honora.
Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo.
Forse perché della fatal quïete tu sei l'immago a me sì cara vieni o Sera!
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
La statistica ci segnala che possiamo contare in tutto su un venticinquemila giorni; qualche migliaio in più per qualcuno. Ma dopo non ce ne saranno altri. Per nessuno. Sì: anche per me che scrivo, anche per te che leggi sarà subito sera.
"So che morirò, ma non ci credo". Dice Jacques Madaule. Lo so ma non ne sono intimamente persuaso. Se ne fossi persuaso completamente certo non potrei più vivere.
Le moribonde parole dello Incas. Secondo cui la morte arriva per nulla, circonfusa di silenzio, come una tacita, ultima combinazione del pensiero.