La morte non vuole gli stupidi.— Anton Čechov
La morte non vuole gli stupidi.
La fede trasporta le montagne.
Nella vita coniugale, l'essenziale, è la pazienza. Non l'amore: la pazienza!
La buona educazione non sta nel non versare la salsa sulla tovaglia, ma nel non mostrare di accorgersi se un altro lo fa.
La capacità di credere a qualcosa è una facoltà dello spirito.
I solitari leggono molto, ma parlano poco e poco sentono dire: la vita per loro è misteriosa. Sono mistici e spesso vedono il diavolo dove non è.
La morte pareggia tutto.
Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.
Arriviamo a comprendere fino in fondo gli esseri umani ai quali siamo uniti da un vincolo indissolubile soltanto nell'attimo della loro morte.
La vita è piacevole, la morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.
Noi tendiamo alla morte, come la freccia al bersaglio, e mai falliamo la mira.
Morire non significa nulla, ma vivere sconfitti e senza gloria significa morire ogni giorno.
La morte non è il morire, ma ciò che avviene prima di morire, immediatamente prima, quando non ha ancora penetrato il corpo, e se ne sta immobile, bianca, nera, viola, livida, seduta sulla sedia più vicina.
Mai come oggi gli uomini sono morti così silenziosamente e igienicamente e mai sono stati così soli.
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir.
Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.