Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza.— Louis Scutenaire
Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza.
L'uomo è miserabile senza Dio? Possibile, ma l'uomo con Dio è un miserabile.
L'uomo è la mancanza di stile. Lo stile è la bestia, sono le fustaie, è la roccia.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
È più che impossibile, è difficile.
Si guarda meno ciò che si vede che ciò che si spera.
Poche cose sono più facili che vivere male e morire bene.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
La maggior parte delle persone muoiono all'ultimo minuto; altre 20 anni prima, alcune ancora prima. Sono i dannati della terra.
È l'inerte che prevale nell'universo e non ciò che vive. Morire è passare dalla parte del più forte.
Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione.
Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona anche per te.
La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi.
Spesso sono i giovani ad avere le idee necessarie affinché la società progredisca. Però i vecchi non sempre sono disposti a cedere loro il posto: in questo caso la morte è utile alla società.
Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.
È meglio morire svuotandosi che riempendosi, e meglio di fame che d'indigestione.