Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza.— Louis Scutenaire
Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza.
Il peccato originale è la fede.
Si guarda meno ciò che si vede che ciò che si spera.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
È sempre nel deserto che si rompe la bottiglia d'acqua.
C'è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte.
Secondo l'ordine naturale delle cose nessuno muore ad un tratto, ma la natura ci distacca essa medesima dalla vita come un frutto maturo; ed è sì valente in questa bisogna che spesso ce ne infastidisce per modo da farci anelare alla morte come ad una dolcezza.
La morte è una faccenda molto triste, molto noiosa, e il mio personale consiglio per voi è di non averci niente a che fare.
Si nasce una sola volta, ma si muore per sempre.
Morì con tanta bravura che sembrò non avesse fatto altro in vita sua.
I fatti sono cocciuti, la morte il più cocciuto dei fatti.
Oltre all'attesa di quello che accadrà dopo la morte, mi inquietano altri due interrogativi antecedenti e senza risposte: quando e come moriro? E il quando è meno preoccupante del come.
La morte rende preziosi e patetici gli uomini. Questi commuovono per la loro condizione di fantasmi; ogni atto che compiono può esser l'ultimo; non c'è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto d'un sogno.
Qualche volta si scopre che la morte è molto posteriore alla vera morte, come la vita, a sua volta, anteriore alla coscienza della vita.
Ogni attimo moriamo. Per questo molti hanno protestato: lo scopo della vita è la morte.