Il vero amore non è mai infelice.
Chi ama veramente la vita non può odiare la morte.
L'inconscio si vendica di notte.
Un gran lavoratore è un povero diavolo che si annoia.
Si guarda meno ciò che si vede che ciò che si spera.
Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza.
Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze, come uccelli sulle spalle di Francesco d'Assisi.
L'amore va bene per quelli che riescono a sopportare il sovraccarico psichico. È come trasportare sulle spalle un bidone pieno di spazzatura oltre un fiume di piscio in piena.
L'amore è la forza costruttiva di ogni positivo cammino per l'umanità.
Ma l'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono.
Pian piano si finisce, un brutto giorno, a non amare che se stessi: insulso, freddo e triste amore!
Se la luce è il primo amore della vita, l'amore non è forse la luce del cuore?
Questo era amore a prima vista, amore duraturo: un sentimento sconosciuto, insperato, inaspettato per quanto concerneva una questione di consapevolezza cosciente. Prese interamente possesso di lui ed egli comprese, con gioiosa sorpresa, che era per tutta la vita.
Beati i bisessuali che possono guardare tutta l'umanità con gli occhi dell'amore.
Amore: desiderio di confusione tra due esseri, per istinto di unità e di eternità.
Il vero amore è devozione cieca, è umiliarsi senza fare domande, è sottomettersi completamente, è avere fiducia e confidare a dispetto di te stesso e a dispetto del mondo intero, concedendo tutto il tuo cuore e tutta la tua anima al tuo tormentatore.