Solo la morte rivela quale misera cosa siano i corpi degli uomini.
Un uomo fortunato è più raro di un corvo bianco.
L'odore dei soldi è buono, qualunque sia la loro provenienza.
Spesso si è indulgenti nei confronti dei corvi e si condannano le colombe.
Al fanciullo si deve il massimo rispetto.
L'avarizia è un vizio che può trarre in inganno perché all'inizio assume l'aspetto di una virtù.
La morte è il riconoscimento della fraternità, della comune natura filiale. Forse è la strada per accogliere l'idea di creazione divina che mi riesce tanto difficile.
Soltanto quando siamo maturi per morire intravediamo come avremmo dovuto vivere.
La morte! quel tipo vero dell'uguaglianza che distrugge inesorabilmente ogni superiorità mondana e confonde in un ammasso di putredine gli avanzi dell'imperante e del mendico! la morte deve stupire di tanta differenza fra i funerali del povero e quelli del ricco!
Se si sfrega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente, quello è l'odore della morte.
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
Il mondo è un albergo, e la morte la fine del viaggio.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.
Da ogni cosa ci si può mettere al sicuro, ma per la morte abitiamo tutti una città senza mura.