Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua.— Giuseppe Rensi
Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua.
O Dio è limitato, circoscritto, conforme alle condizioni formali dall'esperienza, oggetto fra oggetti, e non è più Dio. O è l'infinito e allora cade fuori dall'Essere, è non Essere. O Essere e non-Dio, o Dio e non-Essere.
Dio e il Nulla sono sinonimi.
Da trenta secoli si "dimostra" Dio, e non solo ancora non ne sono persuasi tutti, ma anzi i non persuasi sono cresciuti di numero. Ciò non vi dice nulla?
La sincerità è la più raffinata ipocrisia. Per poter efficacemente far credere una cosa bisogna che cominciamo a crederla noi. Il persuadercene sinceramente è una ruse della natura o della ragione o dell'istinto, che serve a crearci un'arma poderosa per far trionfare le nostre affermazioni.
Come, adunque, esistono le morali, ma non la morale, così esistono le giustizie, ma non la giustizia. E ciò vuol dire che, come la morale, così la giustizia non c'è.
E la morte passò con la nuda falce a produrre tanti vuoti nelle nostre già sparute schiere di sopravvissuti.
Dopo la morte attendono gli uomini cose che non sperano e neppure immaginano.
La prova migliore del fatto che si è stati veramente ammalati è quella di morire: ciò soddisfa tutte le esigenze scientifiche e amministrative.
Non c'è dubbio che i discendenti non facciano all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che li avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
Rubinetti che gocciolano, scoregge di passione, pneumatici bucati sono tutte cose più tristi della morte.
Pochi uomini desiderano veramente di morire; ma infiniti vorrebbero non esser mai nati.
L'interesse per la malattia e la morte è sempre e soltanto un'altra espressione dell'interesse per la vita.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
Un confessore si recò da un moribondo e gli disse: «Vengo a esortarvi a morire in pace». L'altro rispose: «E io vi esorto a lasciarmi morire in pace».