La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
Ogni inizio di idea corrisponde a un'impercettibile lesione della mente.
Se Noè avesse avuto il dono di leggere il futuro sicuramente avrebbe affondato la sua barca.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che cercano il senso della vita senza trovarlo e quelli che l'hanno trovato senza cercarlo.
Si diventa tolleranti soltanto nella misura in cui si perde di vigore, si cade amabilmente nell'infanzia, e si è troppo stanchi per tormentare gli altri con l'amore o con l'odio.
L'ossessione del suicidio è caratteristica di colui che non può né vivere né morire, e che non distoglie mai l'attenzione da questa duplice impossibilità.
Che cosa non mi piace della morte? Forse l'ora.
Tutto ciò che vive deve morire, passando dalla natura all'eternità.
Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo.
Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.
Dopo la morte attendono gli uomini cose che non sperano e neppure immaginano.
Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
Non avere paura della morte, fa meno male della vita.
La meditazione della morte non insegna a morire, non rende l'esodo più facile.
Sostienmi, O mio coraggio. Ecco l'orrendo Volto di morte! Arricciasi ogni pelo, E l'alma al cor precipita fremendo.
Se uno non vuole morire, non vuole vivere: la vita ci è stata data con la condizione della morte; noi avanziamo verso di essa.