E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
La morte naturale non esiste: ogni morte è un assassinio. E se non si urla, vuol dire che si acconsente.
Viaggiare significa aggiungere vita alla vita.
È la vita che si trasforma in sogno e il sogno che si trasforma in vita, così come avviene per la memoria.
A frenarmi dall'ammazzare qualcuno sarebbe, prima d'ogni remora morale, l'inettitudine. Quanto a me, volessi anche ammazzarmi, mi servirebbe un liberto.
Qualunque cosa faccia, dovunque vada, un pensiero mi conforta: sono un uomo involontario, dunque sono un uomo innocente.
O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti torniamo a la grande madre antica, E il nome nostro a pena si ritrova.
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
La morte è l'ammirevole liquidazione della vita.
Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
La morte non è niente per noi. Ciò che si dissolve non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
Finché ho un desiderio, ho una ragione per vivere. La soddisfazione è la morte.
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
E poi morire non è nulla. E' solo finire di nascere.
La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte.
Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò.