La morte è certa, la vita no.— Alonzo Harris
La morte è certa, la vita no.
Questo coso si chiama "giornale". Stronzate, per il novanta per cento. Però è divertente. Per questo lo leggo, perché mi diverte. Tu non me lo lasci leggere. Quindi adesso divertimi con le tue stronzate, forza, raccontami una storia!
Devi ascoltarla la strada, respirarla, sentirla dentro, viverla.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
Molte persone muoiono a venticinque anni e non vengono sepolti fino a quando non ne hanno settantacinque.
Morire non è nulla; non vivere è spaventoso.
Alcuni di voi e io stesso forse non vivranno fino a vedere il sole sorgere oltre quelle montagne, ma io vi dico, quello che ogni guerriero sa dalla notte dei tempi... Vincete la paura e vi prometto che vincerete la morte!
La morte vera è la separazione da Dio e questa è intollerabile; la morte vera è la non fede, la non speranza, il non amore.
Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua.
Noi dovremmo piangere per gli uomini alla loro nascita, non alla loro morte.
Essere ricordati dopo morti, è una povera ricompensa per essere trattati con disprezzo mentre stiamo vivendo.
In qualunque luogo ci sorprenda la morte in battaglia, che sia la benvenuta.
Il santo: un uomo che ha fatto carriera dopo la morte.