Tutti dicono "Che disgrazia dover morire": strana lagnanza da parte di gente che ha dovuto vivere.— Mark Twain
Tutti dicono "Che disgrazia dover morire": strana lagnanza da parte di gente che ha dovuto vivere.
Se ci rammentiamo della nostra comune follia, i misteri scompaiono e la vita riceve una giustificazione.
Se ci fosse un dio onnipotente avrebbe fatto tutto bene e non male.
Per prima cosa dovete avere ben chiari i fatti; così potrete distorcerli come vi pare.
L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
Se sei un capo di stato, attento a compiere nel modo giusto le formalità. La morale lasciala perdere.
Accetta la tua morte con una certa serietà, comunque. Chi ride andando a farsi giustiziare non è ben compreso, in genere, dalle meno progredite forme di vita, e ti daranno del pazzo.
Due cose belle ha il mondo: amore e morte.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
Ero morto da milioni di anni prima di nascere e questo fatto non mi ha mai minimamente infastidito.
Non ci si prepara alla morte. Ci si distacca dalla vita.
La morte vera è la separazione da Dio e questa è intollerabile; la morte vera è la non fede, la non speranza, il non amore.
La vita è somma. Gioventù + maturità + vecchiaia = m 2,50 di lunghezza x 1,50 di profondità.
Al destino di morte non scampa nessuno che nasce.
Ogni volta che l'ho fatto , dall'esperienza della morte è stato rimossa buona parte della paura. Spesso, rendere familiare un'esperienza di vita, riduce l'ansia che essa genera.
La morte è l'ultimo medico delle malattie.