Una passione è il totale di due malintesi.
Così maldestro mi aggiro tra gli uomini che rischio di apparire sospetto.
Occorrerebbe per la penna, come si usa per ogni micidiale strumento, il porto d'armi.
L'immaginazione è "la pazza di casa", m'insegnarono al liceo. La realtà è peggio, risposi: è la scema del villaggio.
Spesso in un amico cerchiamo niente di più che un orecchio.
Come si fa ad amarsi vivendo con se stessi 24 ore su 24?
Tutto ha un limite, anche le passioni umane.
Le passioni violente è meglio che nascono all'improvviso oppure che non nascono per niente.
Le grandi passioni sono per coloro che hanno una grande anima e i grandi avvenimenti non possono essere veduti e compresi se non da quelli che sono al loro stesso livello.
Essere capace di una passione e non provarla vuol dire rendersi incompleto e ristretto.
Le passioni, sull'origine delle quali spesso c'inganniamo, sono quelle che più ci tiranneggiano. Gl'impulsi più deboli sono quelli che sappiamo analizzare. Non di rado, quando crediamo sperimentare sugli altri l'effetto delle passioni, ne facciamo l'esperimento su noi stessi.
È il colmo della follia riproporsi la soppressione delle passioni. Questo è il bel progetto del devoto, che si tormenta come un forsennato per non desiderare nulla, non amare nulla, non sentire nulla, e che finirebbe per diventare un vero e proprio mostro se riuscisse a realizzarlo!
Non si trionfa che sulla passione che non si ha o che non si ha più. O ancora: possiamo vincere le passioni che noi possediamo, ma cediamo a quelle che ci posseggono.
Non facciamo tanto gli spiritosi, e non pretendiamo che la gente oggi sia incapace di provare delle passioni, solo perché non ci riusciamo noi.
Non c'è fuoco ch'eguagli la passione, o squalo l'odio, né trappola la follia, o torrente l'avidità.
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