Le persone anziane sono a volte disposte a morire come i bambini stanchi dicono buona notte e vanno a letto.
Siamo nelle mani di Dio; nulla può accadere senza il Suo permesso e tutto si concluderà bene per coloro che Lo amano. Egli è il nostro amorevole creatore; Lui ci ha creato e Lui si prenderà cura di noi.
La morte è più potente dell'amore. È una sfida gettata all'esistenza.
Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora.
La morte non è mai banale: è solennità, è mistero.
La tradizionale versione apocalittica di una fine del mondo, con i suoi immani cataclismi che investono tutti, è anche rassicurante, perché permette di sovrastare l'angoscia della propria morte con l'immagine di una morte universale, di roghi e diluvi che bruciano e sommergono ogni cosa.
È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
L'importante è che la morte mi colga vivo.
Morire non è nulla; non vivere è spaventoso.
Non sarà che tutti muoiono perché è gratis?
Noi dovremmo piangere per gli uomini alla loro nascita, non alla loro morte.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
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