Solo per la morte noi siamo insostituibili.— Jürgen Große
Solo per la morte noi siamo insostituibili.
Le moribonde parole dello Incas. Secondo cui la morte arriva per nulla, circonfusa di silenzio, come una tacita, ultima combinazione del pensiero.
In fondo morire non sarebbe niente. Quel che non sopporto é il non poter sapere come andrà a finire.
Morire non è un crimine.
I cimiteri sono pieni di gente di cui il mondo non poteva fare a meno.
Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
Voglio un prete, un rabbino, e un pastore protestante. Voglio scommettere in ogni settore.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
La morte non mi fa paura, non mi ha mai fatto paura, non vedo l'ora che arrivi, solo mi dà noia la durata del viaggio prima che io torni a vivere, perché questo è sicuro, altrimenti vuol dire che il sole, le stelle, il mare, il vino, le donne, tutto ciò non esiste, e questo non può essere.
Si usano deplorare le morti premature, ma nessuno depreca quelle tardive, ben più incresciose di tutte.
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.