Morire è facile, prima o poi ci riescono tutti.— Gesualdo Bufalino
Morire è facile, prima o poi ci riescono tutti.
La speranza è una specie di scarlattina infantile che ci portiamo dietro tutta la vita.
I sogni: "lavoro nero", ma non pagato, della ragione.
L'unica consolazione, di fronte a certi duelli elettorali fra due candidati, è che almeno uno dei due perderà.
C'è chi viaggia per perdersi, c'è chi viaggia per trovarsi.
I pregiudizi han più sugo, talvolta, dei giudizi.
Accetta la tua morte con una certa serietà, comunque. Chi ride andando a farsi giustiziare non è ben compreso, in genere, dalle meno progredite forme di vita, e ti daranno del pazzo.
Dopo la morte attendono gli uomini cose che non sperano e neppure immaginano.
Darei la vita per non morire.
Chi non vuole morire non vuole vivere.
L'ultimo atto è cruento, per quanto bella sia la commedia in tutto il resto; alla fine, ci gettano un po' di terra sulla testa, ed è finita per sempre.
Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione di non poter apprezzare il suo beneficio.
La nostra morte individuale, solitaria e dimenticata nel frastuono delle cose ci incute sgomento in cuore.
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
Chi ha paura di sognare è destinato a morire.
La morte non è il morire, ma ciò che avviene prima di morire, immediatamente prima, quando non ha ancora penetrato il corpo, e se ne sta immobile, bianca, nera, viola, livida, seduta sulla sedia più vicina.