Conosco l'arti del fellone ignote, ma ben può nulla chi morir non pote.— Torquato Tasso
Conosco l'arti del fellone ignote, ma ben può nulla chi morir non pote.
Combatta qui chi di campar desia: la via d'onor de la salute è via.
Nulla fa chi troppe cose pensa.
A re malvagio consiglier peggiore.
Il peggio che ci può capitare nella vita è di avere in casa senza saperlo il nostro peggior nemico, il più crudele.
Nessuno merita il nome di Creatore, tranne Dio e il poeta.
Nessuno ha ancora capito se la morte sia un punto o una virgola.
Il segreto credo che sia non pensare la morte è la fine, ma pensarla piuttosto come un modo molto efficace di ridurre le vostre spese.
L'eccesso di dolore per la morte è follia; perché è una ferita ai viventi, e i morti non la conoscono.
Se temo la morte vuol dire che la vita mi è ancora vicina, disperata più di me.
Io sono decisamente antimorte. Dio sembra essere sotto ogni profilo promorte. Non vedo come potremmo andare d'accordo sulla questione, lui e io.
In fondo morire non sarebbe niente. Quel che non sopporto é il non poter sapere come andrà a finire.
Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.
Non disprezzare la morte ma accoglila di buon grado perché anch'essa è un ente tra quelli che natura vuole.