Morrai non perché sei malato, ma perché vivi.— Michel de Montaigne
Morrai non perché sei malato, ma perché vivi.
La fortuna, vedendo che non poteva rendere saggi gli stolti, li ha resi fortunati.
Voglio che la morte mi colga mentre pianto i miei cavoli, per niente preoccupato per lei e meno ancora del mio orto imperfetto."
Ognuno chiama barbaro quello che non è nei suoi usi. ivi è sempre la perfetta religione, il perfetto governo, l'uso perfetto e compiuto di ogni cosa.
Le cose non sono tanto dolorose o difficili di per se stesse: è la nostra debolezza e la nostra viltà che le rendono tali.
Ci sono sconfitte più gloriose che vittorie.
Finché c'è morte c'è speranza.
La morte è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione del diritto di vivere, ma occasione di calcolate sofferenze.
Il sogno è un fenomeno misterioso, è l'unica via che ha l'uomo di incontrare le persone scomparse, parlare con loro, provare forti emozioni, fino a piangere con loro.
Non si può ancora morire mentre ti agiti inerte. Aggrappati all'ultima azione che ancora puoi fare: non devi fallire la morte.
La maledizione del dover morire dovrà diventare una benedizione: che si possa ancora morire quando vivere è insopportabile.
Se dovessi scegliere tra la vita e la morte, perchè non esiste vita senza di te, di sicuro sceglierei la morte prima che mi scelga lei.
I cani non hanno molti vantaggi rispetto di persone, ma uno di loro è estremamente importante: nel loro caso l'eutanasia non è vietata dalla legge; gli animali hanno il diritto a una morte misericordiosa..
Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
Anche se non hanno voce, i morti vivono. Non esiste la morte di un individuo. La morte è una cosa universale. Anche dopo morti dobbiamo sempre rimanere desti, dobbiamo giorno per giorno prendere le nostre decisioni.
Se la morte è il fine necessario della vita, tutta la saggezza consiste nell'affrettarne il conseguimento.