La morte è più forte dell'amore, è una sfida all'esistenza.
La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete.
Nei bei giorni d'estate, quando un ardente sole incendia le vie, un chiarore biancastro cade dai vetri sporchi e si trascina miseramente nel passaggio. Nei brutti giorni d'inverno, nelle mattinate di nebbia, i vetri gettano soltanto oscurità sulle pietre viscide, oscurità sporca e ignobile.
È così bello vivere, e la vita è così dolce che non può essere cattiva!
Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà.
Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
Il fatto che siano tutti votati alla scomparsa, produce in noi un sentimento insopportabile. Ma lo sarebbe ancora di più se fosse la morte a scomparire...
Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.
Il cimitero è pieno di grandi uomini di cui il mondo non poteva farne a meno.
Finché c'è morte c'è speranza.
La Morte è l'ultimo dei mali.
La morte acuisce i desideri.
Non c'è spazio per la Morte.
La morte distrugge un uomo: l'idea della morte lo salva.
Ai lutti succedono presto o tardi eventi lieti, è legge della vita.
Lasciando con la patria ogni conforto, Ove più l'Appennin la neve agghiaccia, Carco n'andrò di così gravi some, Chiamando morte, e te sola per nome.