Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.— Italo Svevo
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
Quando guardo una montagna aspetto sempre che si converta in vulcano.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
Certi giovani per amore all'accuratezza diventano pedanti prima del tempo, preferiscono la lima alla penna e finiscono col non far niente.
Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.
La morte è l'ammirevole liquidazione della vita.
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.
Talvolta ci congratuliamo con noi stessi nel momento in cui ci destiamo da un brutto sogno, potrebbe proprio essere così il momento che succede la morte.
In ogni addio c'è un'immagine della morte.
Viviamo forse noi uomini per abolire la morte? No, viviamo per temerla e poi amarla e appunto per amor suo questo nostro po' di vita arde talvolta di luce così bella per qualche istante.
Pare impossibile; ma c'è al mondo certa gente che riesce a morire, sebbene non sia mai stata viva.
Entriamo nel sonno per un atto di egoismo giornaliero: nella morte per un egoismo definitivo.
Nulla possiamo dire "nostro" eccetto la morte.
Non avere paura della morte, fa meno male della vita.
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir.