Fuori della penna non c'è salvezza.— Italo Svevo
Fuori della penna non c'è salvezza.
Certi giovani per amore all'accuratezza diventano pedanti prima del tempo, preferiscono la lima alla penna e finiscono col non far niente.
L'immaginazione è una vera avventura. Guàrdati dall'annotarla troppo presto perché la rendi quadrata e poco adattabile al tuo quadro. Deve restare fluida come la vita stessa che è e diviene.
Del senno di poi si può sempre ridere e anche di quello di prima, perché non serve.
Un'immoralità predicata è più punibile di un'azione immorale. Si arriva all'assassinio per amore o per odio; alla propaganda dell'assassinio solo per malvagità.
Una penna è certamente uno strumento eccellente per fissare l'attenzione di un uomo e per alimentare la sua ambizione.
Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata.
Inchiostro e fotografia stanno soppiantando carri armati e soldati. La penna diventa di giorno in giorno più potente della spada.
La penna è la lingua dell'anima.
Chi ha detto che la penna ferisce più della spada ovviamente non si è mai trovato di fronte un'arma automatica.
Occorrerebbe per la penna, come si usa per ogni micidiale strumento, il porto d'armi.
La penna è più potente della spada, e decisamente più comoda per scrivere.
Le forze della penna son troppo maggiori che coloro non estimano che quelle con conoscimento provate non hanno.
È chiaro quanto di più crudele è la penna che la spada.