La penna è la lingua dell'anima.— Miguel de Cervantes
La penna è la lingua dell'anima.
Ben è ragionevole e giusto che Amore venda a caro prezzo le sue glorie, poiché non ha il mondo miglior tesoro: ed è manifesto che tiensi a vile ciò che a vil pregio s'aquista.
Ritirarsi non è scappare, e restare non è un'azione saggia, quando c'è più ragione di temere che di sperare. Non c'è saggezza nell'attesa quando il pericolo è più grande della speranza ed è compito del saggio conservare le proprie forze per il domani e non rischiare tutto in un giorno.
Non desiderare troppo e sarai l'uomo più ricco del mondo.
Predica bene chi vive bene.
Non c'è amore sprecato.
Occorrerebbe per la penna, come si usa per ogni micidiale strumento, il porto d'armi.
Una penna è certamente uno strumento eccellente per fissare l'attenzione di un uomo e per alimentare la sua ambizione.
Inchiostro e fotografia stanno soppiantando carri armati e soldati. La penna diventa di giorno in giorno più potente della spada.
La penna è più potente della spada, e decisamente più comoda per scrivere.
È chiaro quanto di più crudele è la penna che la spada.
Fuori della penna non c'è salvezza.
Chi ha detto che la penna ferisce più della spada ovviamente non si è mai trovato di fronte un'arma automatica.
Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata.
Le forze della penna son troppo maggiori che coloro non estimano che quelle con conoscimento provate non hanno.