La vita non è né brutta né bella, ma è originale!
Il possesso non dava la verità, ma esso stesso, non abbellito da sogni e neppure da parole, era la verità propria e pura e bestiale.
Fra il cane e l'uomo c'è un'altra grande differenza. L'uomo cambia d'umore ad ogni istante come una lepre furba di direzione. Invece ce ne vuol altro per far cambiare d'umore al cane.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
Se avessi avuto la fede vera, io a questo mondo non avrei avuto che quella.
La morte è l'ammirevole liquidazione della vita.
Nella vita non ci dobbiamo aspettare niente. Se state aspettandovi qualcosa, questo crea malessere.
Se siete tanto fortunati da trovare il tipo di vita che vi piace, dovreste anche trovare il coraggio di viverla.
Vivere e ridere nonostante tutto, assaporare in fondo ogni istante per se stesso.
La vera vita di un uomo è quella che gli viene accordata nel pensiero degli altri uomini, per rispetto o per amore.
La vita non è che una lunga perdita di tutto ciò che si ama. Ci lasciamo dietro una scia di dolori. Il destino ci confonde con una prolissità di sofferenze insopportabili. E con tutto ciò ci si stupisce che i vecchi si ripetano. È la disperazione che ci rimbecillisce.
Assumersi questa responsabilità dare una vita che può essere una sciagura o una fortuna, senza che l'essere che riceve la vita abbia almeno le normali probabilità di condurre un'esistenza desiderabile, è un delitto contro di lui.
La vita è una pillola che nessuno può riuscire a ingoiare se non è dorata.
Per ogni uomo che viene sulla terra la partita della vita è sempre tra Io e Dio.
Ricordiamo il vecchio adagio: "si vis pacem, para bellum": se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: "si vis vitam, para mortem": se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.
La vita è la farsa che dobbiamo recitare tutti.