È cosa egregia imparare a morire.— Lucio Anneo Seneca
È cosa egregia imparare a morire.
Più che alla fama, alla coscienza attendi.
Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell'amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l'amicizia stessa.
Tre sono le dimensioni temporali: passato, presente, futuro; di questi, solo il passato ci appartiene veramente.
Sgobba per fare di te stesso una persona notevole per un talento o per l'altro.
Un tetto di foglie copre bene quanto uno d'oro.
Tutte le donne devono lottare con la morte per tenere i loro figli. La morte, essendo senza figli, vuole i nostri.
È sorprendente: il potere della morte umana di far rinsavire. Ha più peso di ogni parola, di ogni argomento: è la forza ultima. Si impossessa della tua attenzione e del tuo tempo. E ti lascia cambiato.
La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà.
La morte: chiave o serratura?
Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
La morte è una battaglia sempre perduta.
Morire prima di aver paura di morire può essere un dono.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
Accetta la tua morte con una certa serietà, comunque. Chi ride andando a farsi giustiziare non è ben compreso, in genere, dalle meno progredite forme di vita, e ti daranno del pazzo.