L'immortalità è lavorare a un compito eterno.— Ernest Renan
L'immortalità è lavorare a un compito eterno.
I dogmi più cari ai fedeli, quelli che saranno adottati con maggior frenesia, saranno i più ripugnanti alla ragione.
Nella morale come nell'arte, nulla è dire, tutto è fare.
Bisogna profondamente distinguere le società come la nostra, in cui tutto accade nel pieno giorno della matura riflessione, dalle società ingenue, credule, in cui nacquero le credenza, che dominarono i secoli.
Nessuna idea può avere successo se non a spese del sacrificio; nessuno sfugge mai senza sopportare la stanchezza della battaglia della vita.
Le debolezze dello spirito umano non ingenerano che debolezza, le grandi cose hanno sempre le loro grandi cause nella natura dell'uomo, benché si producono spesso con un corteo di piccolezze, che per le menti superficiali ne offuscano la grandezza.
Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale.
Immortalità. La condizione di un uomo morto che non crede d'essere morto.
Se l'uomo fosse immortale, riuscireste ad immaginare a quanto ammonterebbe il conto del macellaio?
Alcune persone credono in un Dio, in un'immortalità perché non s'attentano d'opporsi a un'idea così terribile.
L'umanità non si lascia togliere nessun errore che le giova. Crederebbe all'immortalità anche se sapesse il contrario.
Se fossi sicuro di dover condividere l'immortalità con certa gente, preferirei un oblio in camere separate.
Immortale è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani.
Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali.
L'immortalità si paga cara: bisogna morire diverse volte mentre si è ancora in vita.
Desiderare l'immortalità è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore.