Immortale è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani.
Bisogna osservare bene questo: ai nostri tempi il suicidio è un modo di sparire, viene commesso timidamente, silenziosamente, schiacciatamente. Non è più un agire, è un patire.
Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.
Gli anacoreti si maltrattavano a quel modo, per farsi scusare presso la gente comune la beatitudine che avrebbero goduto in cielo.
Per disprezzare il denaro bisogna appunto averne, e molto.
Tutti gli anni sono stupidi. È una volta passati, che diventano interessanti.
Se fossi sicuro di dover condividere l'immortalità con certa gente, preferirei un oblio in camere separate.
L'immortalità è il ricordo che si lascia nella memoria degli uomini. Quest'idea spinge a grandi imprese. Meglio sarebbe non aver vissuto che non lasciare tracce della propria esistenza.
Non mi interessa l'immortalità attraverso l'arte: io non voglio morire.
Questi che esaltano tanto l'incorruttibilità, l'inalterabilità, etc., credo che si riduchino a dir queste cose per il desiderio grande di campare assai e per il terrore che hanno della morte; e non considerano che quando gli uomini fussero immortali, a loro non toccava a venire al mondo.
Ciecamente sogniamo di superare la morte attraverso l'immortalità anche se da sempre l'immortalità ha rappresentato la peggiore delle condanne, il destino più terrificante.
Non voglio raggiungere l'immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo.
Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali.
Il motivo fondamentale della fede nell'immortalità è il nostro impulso di conservazione. Le obiezioni a questo proposito sono alquanto inutili. L'uomo non vuole soccombere per sempre.
Immortalità. La condizione di un uomo morto che non crede d'essere morto.