Poche cose sono più facili che vivere male e morire bene.
Se una donna si pente veramente, le tocca andare da un cattivo sarto, altrimenti nessuno le crederà.
L'ambizioso deve sempre lottare contro la sue epoca con le armi dell'epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro dio è l'oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.
Ogni limitazione nella vita e nella morale è cattiva.
Bisogna essere seri almeno riguardo a qualcosa, se si vuole avere divertimenti nella vita.
Se hai trovato una risposta a tutte le tue domande, vuol dire che le domande che ti sei posto non erano giuste.
C'è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte.
La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi.
La pena di morte, così come la si applica, è una disgustosa macelleria, un oltraggio inflitto alla persona e al corpo.
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
Nella morte vi sono molti più incontri che separazioni.
L'ambizione è la morte del pensiero.
La morte è il fondo scuro che serve a uno specchio se vogliamo vedere qualcosa.
Come il sole la nebbia, così il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
La morte non è un evento estremo e conclusivo, è un elemento della vita con il quale noi tutti coabitiamo.
La più strana di tutte le stranezze finora da me udite, m'è sembrata quella che l'uomo debba aver paura della morte, sapendo che la morte, un fine necessario e inderogabile, verrà quando verrà.