Con vent'anni nel core Pare un sogno la morte, eppur si muore.
È bella la morte quando pone fine a una brutta vita.
La morte è il non-essere. Dopo di me accadrà ciò che è stato prima di me. Se prima non abbiamo sofferto, vuol dire che non soffriremo dopo. Siamo come una lucerna che, spegnendosi, non può stare peggio di quando non era accesa. Solo nel breve intermezzo possiamo essere sensibili al male.
Ahimè al cielo, ahimè alla luna sole e stelle mi portan fortuna! Io vivo per soffrire, e vorrei sol morire!
Come uomini siamo uguali davanti alla morte.
La morte, questo fiero sergente, è severa nella sua custodia.
Muiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.
Da ogni cosa ci si può mettere al sicuro, ma per la morte abitiamo tutti una città senza mura.
Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.