Il primo requisito per l'immortalità è la morte.
Quando non tira vento anche il galletto in cima al campanile manifesta del carattere.
Quando il nemico si strofina le mani, è il momento buono. Abbi libere le tue.
I fiori sulla tomba del nemico hanno sempre un profumo inebriante.
All'inferno il diavolo è un eroe positivo.
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
Non ho paura di morire. E' solo che non vorrei essere lì quando questo succede.
Se la paura della morte è, in effetti, un'evidenza, altrettanto evidente è che questa paura, per quanto grande sia, non è mai stata in grado di contrastare le passioni umane.
Ero morto da milioni di anni prima di nascere e questo fatto non mi ha mai minimamente infastidito.
Viviamo forse noi uomini per abolire la morte? No, viviamo per temerla e poi amarla e appunto per amor suo questo nostro po' di vita arde talvolta di luce così bella per qualche istante.
Tutti dobbiamo morire, l'importante è morire bene.
Sì, prova un po' a negare la morte. È lei che ti nega, e basta!
La morte ci fa rinunciare a quello che la vita non ci avrebbe mai dato.
La morte acuisce i desideri.