Il primo requisito per l'immortalità è la morte.— Stanislaw J. Lec
Il primo requisito per l'immortalità è la morte.
Chissà che cosa avrebbe scoperto Colombo se l'America non gli avesse sbarrato la strada.
È di un'ignoranza enciclopedica.
Un vero buffone non può farsi beffe di un vero buffone. Uno dei due deve essere falso.
Il gallo canta persino la mattina in cui finisce in pentola.
All'inferno il diavolo è un eroe positivo.
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
La vita fa l'analisi, la morte si incarica della sintesi.
Non ho paura di morire. E' solo che non vorrei essere lì quando questo succede.
Un confessore si recò da un moribondo e gli disse: «Vengo a esortarvi a morire in pace». L'altro rispose: «E io vi esorto a lasciarmi morire in pace».
Non ho paura della morte, ma di morire.
Chi teme la morte è già morto.
Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
A me la morte fa una gran paura, si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi.
Vorrei essere solo con la morte. È una partita a due che voglio giocare fino in fondo anche se so che è sempre lei a vincere.