Il primo requisito per l'immortalità è la morte.— Stanislaw J. Lec
Il primo requisito per l'immortalità è la morte.
I fiori sulla tomba del nemico hanno sempre un profumo inebriante.
Il gallo canta persino la mattina in cui finisce in pentola.
Un vero buffone non può farsi beffe di un vero buffone. Uno dei due deve essere falso.
La rabbia impotente fa miracoli.
Chi è affamato di gloria divora anche l'uomo che è in lui.
Vorrei essere solo con la morte. È una partita a due che voglio giocare fino in fondo anche se so che è sempre lei a vincere.
Darei la vita per non morire.
La morte è l'unica bella, pura conclusione di una grande passione.
Solo un fumo torbido è il sogno della morte, e il fuoco della vita sotto vi arde.
Ogniqualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell'uomo.
Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione.
Morire è una vera stronzata. Darei la vita per non morire.
La morte è certa, la vita no.
Conoscevo un uomo che diceva "La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando".
È tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte.